Come si sta modificando l’atteggiamento delle giovani generazioni nei confronti della questione religiosa e, complessivamente, davanti alla vita?
A questa domanda cerca di dare un contributo di risposta una indagine promossa dall’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo e pubblicata nel volume Niente sarà più come prima. Giovani, pandemia e senso della vita, curato da Paola Bignardi (coordinatrice dell’Osservatorio) e don Stefano Didonè (docente di teologia fondamentale e di ermeneutica biblica alla Facoltà teologica del Triveneto) ed edito da Vita e Pensiero (Milano 2021).
L’indagine dell’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo ha coinvolto alcuni giovani in dieci focus group distribuiti sul territorio nazionale: Firenze, Napoli, Nembro (BG), Padova, Pennabilli (RN), Reggio Calabria, Roma, Saluzzo (CN), Torino, Trento, nel periodo dal 12 novembre al 3 dicembre 2020. Dai racconti di questi giovani si sono lasciati interpellare dieci adulti (a cui è stata affidata la lettura dei contributi dei giovani), con diverse sensibilità e competenze: un dialogo ideale tra generazioni, che rimanda l’immagine di un mondo giovanile ricco e sensibile, assetato di autenticità, e che l’esperienza della crisi pandemica ha reso più pensoso e disponibile ad accogliere i grandi interrogativi sulla vita. «Tutto ciò interpella la Chiesa, la sua pratica pastorale e anche la sua teologia – concludono Bignardi e Didonè –. È sempre più chiaro che servono delle elaborazioni e un linguaggio nuovi, più fiduciosi riguardo alla possibilità di venire alla fede tramite dei percorsi personalizzati e non dei modelli standard».